Vaccino: una risorsa inestimabile

Da giorni si discute sull’efficienza e la pericolosità del vaccino contro il Covid19, ma partiamo dal principio. Cos’è un vaccino? Un vaccino è una sostanza che viene introdotta nel corpo per prevenire un’infezione da parte di virus o batteri. L’iniezione del vaccino invia una risposta immunitaria specifica e una memoria immunologica contro il possibile aggressore. Esistono varie tipologie di vaccino: vaccini vivi attenuati (come per varicella, tubercolosi, morbillo) , vaccini inattivi (come per l’epatite A), vaccini ad anatossine (come per tetano), vaccini a DNA ricombinante (come per meningococco B ed epatite B) e infine vaccini ad antigeni purificati (come l’antimeningococco e l’antinfluenzale). Il vaccino può essere somministrato per via orale o per via parenterale, quindi tramite un’iniezione. Molto spesso il vaccino per essere efficacie al 100% ha bisogno di essere somministrato più volte tramite diversi richiami fatti a distanza di tempo. Esso infatti produce delle vere e proprie guardie del corpo per l’essere umano che sono gli anticorpi i quali nascono dalla produzione dei Linfociti B e dalle plasmacellule. Il vaccino “è attivo” dopo un certo lasso di tempo che può essere tra le due e le quattro settimane. Per la produzione del vaccino antiCovid19 si sono subito mobilitate le più grandi case farmaceutiche; gli scienziati si sono subito messi a lavoro i primi mesi della pandemia e dopo quasi un anno sono riusciti a ricavare ben otto diversi tipi di vaccino. L’Europa ha deciso di stanziare dei fondi e finanziare miliardi di dosi gratuite a tutti i paesi che rientrano nell’Unione Europea dando la possibilità, a chi non può permetterselo ,di essere vaccinato e riprendere la vita normale. La decisione del governo italiano è quello di renderlo facoltativo anche se per alcune specifiche azioni o lavori sarà, probabilmente, obbligatorio; si vuole comunque arrivare a vaccinare il 70% della popolazione per il raggiungimento dell’immunità di gregge. Ovviamente non mancano i numerosi scontri dei No-vax i quali rifiutano la somministrazione ritenendola pericolosa e accompagnandola con teorie complottistiche. Il governo si è da subito mobilitato realizzando un piano vaccinale dando la precedenza agli operatori sanitari e agli anziani; sono state creati dei centri di vaccinazione a forma di primula, poiché essa è il primo fiore che nasce in primavera ed è stato assunto a simbolo di rinascita. Le prime dosi sono state somministrate il 27 dicembre, si stima che entro la fine del 2021 questa battaglia sarà ormai sconfitta.