Riflessione sulla scuola italiana

Al giorno d’oggi vengono spesso mosse numerose e disparate critiche alla scuola e a chi la compone: c’è chi dice che sia troppo “vecchia”, c’è chi giudica il suo sistema tra i peggiori del mondo, c’è chi dice che i suoi docenti pensino troppo al programma e c’è chi dice pure che gli studenti di oggi siano degli sfaticati e non pensino ad altro che giocare ai videogiochi. Sicuramente non tutto è vero, ma non è neanche falso, per cui analizziamo gli aspetti positivi e gli aspetti negativi.
 
Cosa possiamo trarre di positivo dalla scuola italiana di oggi? In primo luogo, possiamo certamente affermare che ci sia equità d’accesso, per cui non esistono più le classi differenziate per livello o per possibiltà economiche. In secondo luogo la scuola italiana fornisce una buona preparazione riguardo la cultura generale, dato che in tutte le materie non viene quasi mai tralasciato niente, e inoltre durante le interrogazioni si favoriscono sempre più i collegamenti interdisciplinari. Infine, questa buona preparazione fa sì che gli studenti di ogni ordine e grado, siano visti di buon occhio all’estero, dove possono avere più opportunità di lavoro. Dalle argomentazioni esposte fino ad ora, possiamo evincere che il nostro sistema scolastico non è così male come si pensa dal punto di vista didattico ma non si può definire perfetto poiché ci sono diversi aspetti negativi che fanno perdere molti punti alla nostra scuola.
 
Come primo punto, sicuramente c’è l’edilizia scolastica. Senza andare troppo indietro nel tempo, per fare un esempio, si ricordi che nel Def (Documento di Economia e Finanza) del 2015 scomparirono ben 489 milioni destinati all’edilizia scolastica. La maggior parte delle scuole sono fatiscenti e occorrono diverse manutenzioni. Per quanto riguarda i programmi, essi sono considerati troppo pesanti e sono posti al centro rispetto agli studenti, e, pur di portare avanti il programma, mancano in moltissimi casi i dibattiti con i professori. Un altro problema è quello di non aiutare abbastanza i ragazzi nella scelta dell’università o nel mondo del lavoro. Il PCTO (volgarmente detto Alternanza Scuola-Lavoro) non riesce ad essere svolto adeguatamente, seppure il fine di questo progetto sia molto interessante e utile.
Ci sarebbe molto altro di cui parlare, ma per concludere possiamo dire che il sistema scolastico italiano per alcuni aspetti può essere invidiato in tutto il mondo, poiché forma in modo corretto delle grandi menti,basti pensare agli innumerevoli scienziati o umanisti italiani in giro per il mondo, che onorano l’Italia con le loro ricerche. Per altri aspetti la scuola italiana dovrebbe prendere esempio da altri modelli, senza dimenticare le proprie origini.