Un “beato” tra i giovani

Rosario Livatino sarà il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica! Per la sua causa in tanti si sono battuti, ma in particolar modo la prof.ssa Ida Abate, nonché prima biografa del giudice e sua docente di lettere latine e greche durante gli anni al “Foscolo”. Ella, infatti, si adoperò affinché il giudice Livatino, fulgido esempio di legalità, venisse ricordato e riconosciuto come martire della giustizia. La professoressa Abate è stata la fondatrice e a lungo la presidente dell’Associazione “Amici del giudice Rosario Angelo Livatino”, gettando le basi per l’avvio del processo diocesano di canonizzazione, di cui oggi si raccolgono i frutti. La celebrazione di beatificazione, infatti, si terrà il prossimo 9 maggio alla Cattedrale “San Gerlando” di Agrigento. Ad annunciarlo l’arcivescovo cardinale Francesco Montenegro e l’arcivescovo coadiutore, monsignor Alessandro Damiano. Lo scorso giovedì 29 aprile 2021, presso la scuola dell’Infanzia e Primaria “F. Crispi” di Canicattì, che ha ospitato il Liceo Classico “U. Foscolo” negli anni in cui il giudice Livatino ha intrapreso e completato il ciclo di studi superiori, si è tenuta la piantumazione di un ulivo, simbolo di pace, di vita ed emblema di sicilianità, in memoria del suddetto magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990. Gli studenti del Foscolo, sotto la guida della dirigente scolastica, la Dott.ssa Rossana Virciglio e della prof.ssa Angela Gueli, docente di storia e filosofia, hanno sentito il dovere di conferire a Rosario Livatino onore e lustro, scegliendolo come Giusto nella partecipazione alla sesta edizione del progetto “Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”, indetto dalla Fnism-Catania in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, all’istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Catania. Con l’intento di valorizzare la storia e il contributo offerto da un uomo giusto alla costruzione di un mondo di Pace, Uguaglianza, Libertà, Fratellanza e Sorellanza, gli studenti hanno voluto promuovere la cultura della cura della Terra e dell’Umanità attraverso la piantumazione di un albero e il ricordo della preziosa testimonianza che ci ha lasciato “il giudice ragazzino”. Un altro evento che ha visto protagonista il nostro giudice è stata l’assemblea d’istituto di venerdì 30 aprile, organizzata dai rappresentanti dei Licei di Canicattì, che attraverso l’intervento di numerosi ospiti hanno presentato la figura di Livatino tra pubblico e privato. Durante la mattinata, inoltre, è stato inaugurato il busto commemorativo di Rosario presso la sede del “Foscolo” in via L. Pirandello. L’opera è stata realizzata e donata al Liceo dall’artista racalmutese Alfonso Rizzo. Concludo citando una delle sue frasi più famose, rimasta impressa nella mente di tutti noi, che recita: “Alla fine nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili” … beh lui è stato ucciso a soli 38 anni, eppure la sua vita è stata una continua testimonianza autentica, una vocazione mai tradita e soprattutto sempre credibile. E il mondo avrà sempre bisogno di donne e uomini come Rosario pronti ad inseguire con coraggio un ideale di Giustizia.