Outer Banks: finzione o realtà?

Sicuramente molti di voi avranno sentito parlare della famosa serie “Outer Banks” visibile su

Netflix. La serie è ambientata nel Nord Carolina e narra di John B, un ragazzo che ha perso il padre

da otto mesi: difatti è scomparso mentre era alla ricerca di un tesoro. Determinato a trovare il padre

e anche il tesoro, il ragazzo convince i propri amici a seguirlo. Questa storia è verosimile poiché il

tesoro prezioso che i ragazzi cercano nella serie è esistito veramente ed era contenuto nella famosa

nave “Royal Merchant”. Questa nave fu ribattezzata come “ El Dorado dei mari” poiché la storia

della sua ricerca è stata frenetica, ma la Merchant Royal non è affatto una leggenda.

La Royal Merchant, o Merchant Royal, era una nave mercantile che era stata costruita nel cantiere

navale di Deptford Dockyard di Londra e venne varata nel 1627. La nave era di proprietà dei

mercanti inglesi e partì per la colonia spagnola di Santo Domingo e c’era al comando il capitano

Jonh Limbrey. Nella serie è presente Carla Limbrey, un’anziana signora affetta da una rara malattia,

nota come GPD, che causa zoppia e tosse leggera; ella è alla ricerca del sudario che si trovava

all’interno della Croce di Santo Domingo (questa croce era proprio quella che cercavano i ragazzi).

Ritornando alla storia della nave, mentre la Royal Merchant era ferma a causa di lavori di

riparazione, una nave spagnola si incendiò prima di salpare. Essa conteneva il denaro con cui il

Cardinale Infante doveva pagare i 30.000 soldati spagnoli. Il capitano Limbrey trovò quest’accaduto

come una possibilità per i suoi di ottenere un po’ di soldi e si offrì volontario per trasferire il tesoro

ad Aversa. La sua nave partì nel 1641 da Cadice (porto spagnolo), seguita dalla sua gemella Dover

Merchant, ma durante il tragitto la nave iniziò a barcollare a causa delle cattive condizioni dello

scafo e finì per affondare nel largo di Land’s End in Cornovaglia, il 23 settembre 1641. Alcuni

uomini morirono, mentre il capitano Limbrey e altri 40 membri riuscirono a salvarsi grazie alle

scialuppe. La notizia del tesoro perduto si diffuse presto poiché conteneva un terzo dell’oro

conservato nella banca inglese. Perfino re Carlo I scrisse questa notizia sul suo diario ufficiale.

In tutti questi anni molti cercarono di recuperare il tesoro perduto, ma tutti i tentativi furono inutili.

I documenti inoltre non erano sufficienti poiché non si sapeva con esattezza la distanza da Land’s

End e la profondità della nave ma fortunatamente il team Odyssey Marine Exploration

recuperò circa 17 tonnellate di monete d’oro e d’argento del XVII secolo, per un valore di circa 400

milioni di sterline, da un relitto noto come “Cigno nero” che si pensava fosse il nome in codice

della Merchant Royal. Ancora oggi la ricerca del tesoro è aperta…

Io, avendo visto la serie, non sapevo che la nave fosse realmente esistita e pensavo che la serie fosse totalmente inventata ma dopo alcune ricerche, spinta dalla curiosità, mi sono informata sulla vera storia di questa nave, di cui ancora oggi si cerca l’oro perduto.

Aurora Frangiamone IIAC