Il razzismo in Harry Potter: questione di purezza

Il razzismo è presente nella saga di Harry Potter?

La risposta è sì e, come molte altre tematiche, questo tema è stato oggetto di critiche.

Il tema del razzismo è lo sfondo principale da cui nascono i conflitti in questo mondo magico, dove

la purezza di sangue è ciò che dà il “potere”.

I maghi “purosangue” non sono altro che maghi che discendono da sempre da soli maghi, mentre i

“mezzosangue” o i “nati babbani” sono dei maghi nati da genitori babbani, quindi persone senza

alcun potere, o con un solo genitore mago.

Queste sono state viste come parole razziali, per sottolineare l’inferiorità di coloro che hanno

genitori senza poteri, poiché le persone“non magiche” sono persone che non possono comprendere

il mondoo magico, infatti in diverse scene possiamo notare che i maghi cancelleranno i loro ricordi

con un incantesimo chiamato "Oblivion" per evitare che vengano a scoprire del loro mondo magico;

ad esempio, Hermione cancella i ricordi dei suoi genitori babbani per proteggerli da Voldemort.

J.K. Rowling ci spiega in una delle sue interviste, dove ha risposto alle varie critiche, prende come

spunto per scrivere questa saga il nazismo, affermando che «Voldemort è chiaramente una specie di

Hitler» e successivamente fa un parallelismo dicendo che «È come con Hitler é l’ideale ariano, a cui

Hitler stesso non si conformava per nulla. Voldemort fa lo stesso. Prende la sua inferiorità e la

indirizza contro gli altri e cerca di distruggere negli altri ciò che odia in se stesso».

Quindi vediamo uno sfondo novecentesco dove Voldemort incarna Hitler, un uomo spietato che non

vuole far vedere le sue insicurezze, e dove i babbani incarnano gli ebrei, considerate razze non pure

e che sono costretti a scappare per i continui atti di violenza.

J.K. Rowling con questo tema, vuole concretizzare l’idea delle diverse razze in qualsiasi mondo e

continuamente negato da coloro che per primi dovrebbero fermare questa situazione.

Il tema del razzismo è strettamente legato con la schiavitù, anch’essa presente nella saga.

La schiavitù è stata una forma di sfruttamento umano che è sempre esistito, anche in forme lievi, in

tutto il mondo, in cui le persone venivano considerate oggetti e venivano vendute e acquistate come

tali. La schiavitù è stata spesso giustificata sulla base di “differenze” di tutti i tipi: razziali, etniche o

religiose. Il razzismo, d’altra parte, è la credenza che alcune razze siano superiori ad altre e che le

persone possano essere discriminate o sfruttate a causa della loro razza.

Il razzismo è stato spesso usato per giustificare la schiavitù e altre forme di sfruttamento umano.

Questa situazione è presente nella saga con gli elfi domestici, come per esempio Dobby, Kreacher o

Winky, che sono stati portati alla schiavitù per servire il proprio padrone fino alla morte.

Gli elfi sono creature che possono indossare solo indumenti stracciati, con poteri magici anche

superiori ai maghi, poiché come possiamo notare in alcune scene di “Harry Potter e la camera dei

segreti”, Dobby schiocca le dita per far lievitare la torta che poi cade sulla testa della moglie del

socio in affari di Vernon Dursley, però non gli è permesso utilizzare la loro magia senza il consenso

del loro padrone, poichè sono viste come la classe sociale più bassa della gerarchia, questo perché i

maghi non vogliono avere tra i piedi qualcuno che sia più forte di loro.

Il tema delle discriminazioni è un tema che colpisce noi da molto vicino dato che ogni giorno

avvengono discriminazioni di qualsiasi tipo, l'importante è che ognuno faccia la propria parte

sensibilizzando le persone per fas si che, cose come quelle accadute nella saga ma anche nella

realtà, non accadano mai piu.

Elisea Bennici, IVAc