IL FENOMENO DEL FEMMINICIDIO

Quante donne al giorno d’oggi si chiedono se riusciranno a sopravvivere all’eventuale violenza di un uomo?

La violenza degli uomini sulle donne è un fenomeno insidioso, che si cela spesso all’interno delle mura domestiche e si nutre del dolore e della paura delle vittime, indotte al silenzio dal timore di essere ulteriormente umiliate, isolate e abbandonate nelle situazioni di fragilità che le affliggono.            La violenza di genere è così definita proprio per sottolinearne la natura strutturale e la conseguenza di quella sproporzione di status che contraddistingue il rapporto tra uomini e donne.                                 Per violenza nei confronti delle donne si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la costrizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata.       L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha individuato nel 25 novembre la ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. La celebrazione fornisce lo spunto per una riflessione su come tale forma di violenza sia un fenomeno ancora talvolta sottovalutato e ritenuto marginale, quando, invece, è una tra le più vergognose e pervicaci violazioni dei diritti umani.                                                                                                                                La problematica del femminicidio ha fatto sì che nel 2013 è stata introdotta una legge ad hoc ove sono state introdotte una serie di misure, preventive e repressive, per combattere la violenza contro le donne per motivi di genere.                                                                                                                        Al femminicidio può essere accostato il fenomeno del patriarcato che indica un sistema in cui gli uomini detengono una predominanza di potere e privilegi, spesso a discapito delle donne: questo sistema è evidente in tanti contesti, come la scuola, il lavoro, la famiglia, le istituzioni.                  Non ultimo abbiamo avuto due episodi in cui hanno perso la vita tre donne.                                        Il primo caso è quello di Giulia, uccisa dal proprio fidanzato a coltellate perché non accettava più la fine della relazione con lei, in quanto la ragazza non era più “sua”.                                                       Il secondo episodio molto più vicino a noi, in quanto è accaduto nel vicino paese di Naro, è stato quello delle due donne di nazionalità rumena che sono state massacrate da un loro amico, che avevano ospitato a cena, perché si erano opposte alle richieste a sfondo sessuale da parte del loro assassino che si trovava sotto l’effetto di alcool e droghe.                                                                    Il femminicidio è una problematica di civiltà che, affinchè si volti pagina e si realizzi una società più civile e sicura, richiede una crescita culturale, prima ancora di un’azione di contrasto, e una presa di coscienza collettiva attraverso l’impegno corale da parte di tutti.

 

Nelide Scibetta III B Classico