L’estinzione degli animali

Il 4 ottobre, in coincidenza con la giornata di San Francesco, si celebra la World Animal Day, giornata dei diritti e la tutela degli animali.
Questa ricorrenza si pone come obiettivo la riflessione sull’importanza della presenza sulla terra degli animali e su quanto l’inquinamento causato dall’umanità gravi su questi. Negli ultimi anni, infatti, la percentuale di animali a rischio d’estinzione è aumentata notevolmente a causa di vari fattori, quali l’inquinamento e il conseguente surriscaldamento globale; lo sfruttamento delle risorse del pianeta (si ricordino per esempio la caccia, la pesca e la cattura incontrollata degli animali); il consumo di suolo dovuto all’agricoltura o, prevalentemente, allo sfruttamento della terra per l’urbanizzazione. Trattando l’inquinamento nello specifico, è importante parlare di quello marino, causato principalmente dall’eccessivo consumo di plastica, smaltita poi in maniera errata e gettata in mari e oceani, provocando la morte di moltissimi animali. Sul web, infatti, quasi giornalmente vengono pubblicati video e foto di tartarughe, foche, balene e di molti altri animali che rischiano la morte per avvelenamento da plastica, che ingeriscono poichè vengono attirati dal suo odore, oppure per essere rimasti impigliati in questa. Anche per questo motivo si parla spesso della Regola delle 3R: ridurre, riutilizzare, riciclare che dovrebbe stare alla base della vita di tutti ed essere impartita nella mente di ognuno sin da bambini, in modo da salvaguardare il pianeta e ogni essere vivente che lo abita.
Ad oggi sono a rischio di estinzione almeno 5500 specie di animali, elencate nella Lista Rossa dal IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura); tra questi orsi polari, tigri, rinoceronti, tartarughe, koala e molti altri. Anche per i Koala, come per gli animali marini, il rischio d’estinzione è stato causato principalmente dall’inquinamento, nello specifico dal surriscaldamento globale che, tra il 2019 e il 2020, ha causato la cosiddetta “Black Summer”, ossia un’estate caratterizzata da incendi che hanno provocato la morte, tra le fiamme o dopo essere fugiti da esse, di 60 mila koala.
Ma perchè ogni specie animale è così importante per il pianeta? Come affermato da Elizabeth Kolbert su National Geographic:” Bisogna pensare ad una specie come un pezzo di puzzle. Che si tratti di una scimmia o di una formica , ogni specie risponde alla domanda “come vivere sul pianeta Terra?”.
Quindi, cosa può fare ognuno di noi, nel proprio piccolo, per contribuire alla salvaguardia di questi esseri indifesi?
Basta ridurre al minimo l’inquinamento, ad esempio applicando la regola delle 3R approfondita precedentemente non gettare rifiuti per strada acquistare prodotti ecologici; diffondere consapevolezza, parlando con chi ci circonda delle conseguenze negative i nostri comportamenti sbagliati o anche tramite i social media, ormai utilizzati giornalmente da tutti.
Inoltre, se si vuole dare un aiuto in più, online si trovano facilmente vari siti che offrono la possibilità di effettuare direttamente delle donazioni, come quello del WWF, oppure di acquistare oggetti, (ad esempio il sito https://blueoceanitalia.com) che consente di comprare dei braccialetti, il cui acquisto contribuisce alla protezione degli animali e, al contempo, all’acquirente di seguirne le avventure nei vari posti del mondo, tramite un GPS.
Ognuno di noi, nel proprio piccolo, può dare una mano in questa grande missione che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha un’importanza fondamentale per il benessere mondiale.

Aurora Caradonna VCC