“Le cronache mondane di Lady Whistledown” presentano: Anthony Bridgerton, il moderno mr. Darcy (Dallo schermo alle pagine e viceversa)

Cari gentili lettori, vi sono mancata? Non è passato molto tempo dall’ultima edizione, ma sono già accaduti parecchi avvenimenti degni della nota dell’Autore: pare che negli ultimi giorni, sia stata pubblicata, dalla celeberrima piattaforma Netflix, la nuovissima e scandalosissima stagione di una serie che in molti già conoscono e apprezzano: “Bridgerton”. Immediatamente ha suscitato molte critiche positive, più di quante ne aveva collezionato la prima. Il motivo? E’ semplice da individuare: il visconte in persona, Lord Anthony Bridgerton. Ma prima di parlarvi di lui, vorrei introdurvi la sua esuberante famiglia: otto figli, ognuno chiamato con un nome, la cui l’iniziale segue l’ordine alfabetico (a partire dal già citato Anthony, a finire con Hyacinth, di appena 11 anni), curiosa scelta decisa con fermezza dal visconte e dalla viscontessa, Edmund e Violet. Bisogna sottolineare il fatto che siano una famiglia molto unita, e che siano rimasti tali anche dopo l’improvvisa morte del visconte, dovuta a una apparentemente innocua puntura di un’ape, all’età di soli 38 anni, durante una normale passeggiata in compagnia del suo primogenito, presso i giardini della loro casa, o meglio dire reggia, in campagna, chiamata Aubrey Hall. Si dice che da questo sfortunato evento, Anthony (interpretato da Jonathan Bailey) non si sia mai ripreso del tutto, ma a quanto gira per le vie di Mayfair, lui è noto per essere un affascinante scapolo di prima qualità, con un carattere tutt’altro che docile, anzi tortuoso come la via per raggiungere il tavolino delle limonate durante un ballo a casa di Lady Danbury in piena estate, addirittura tutti sanno che sia un Libertino di quelli con la  L maiuscola, ma ricordatevi, miei cari, che è pur sempre un GENTILUOMO! In questa stagione comunque, ha deciso, e finalmente, oserei dire, che fosse arrivata l’ora per lui di sposarsi, all’età di ben 29 anni. Ma prefissò dei requisiti per la futura viscontessa: doveva essere graziosa, con un minimo di intelligenza, avere i fianchi adatti alla maternità e la più importante, non doveva assolutamente innamorarsi di lei, infatti, per il nostro virtuoso Anthony, l’amore era la peggiore delle cose, dopo aver visto la madre soffrire così tanto alla morte del caro padre, scelta discutibile e poco credibile, ritengo, ma comprensibile. La sua prima preda fu la signorina Edwina Sharma, decretata dalla regina in persona il diamante della stagione, il tutto sulle note di “Diamond” di Rihanna, poetico. Il visconte sembrava fermo sulla sua scelta, in fondo cosa c’era di meglio dell’impressionante bellezza di Edwina, che sottolineo, era il diamante della stagione? Ve lo dico subito: la sorella. Kate Sharma (interpretata da Simone Ashley), 26 anni, ignorata dalla maggior parte dei pretendenti poiché considerata una scorbutica zitella, ma inevitabile, dato che senza la sua approvazione, nessuno poteva avvicinarsi all’adorabile sorella, o meglio dire, sorellastra, dato che sia il padre, che la madre di Kate erano sfortunatamente defunti e lei era stata costretta a vivere con la seconda moglie del padre, Mary. Adesso vi porgo una chiara e semplice domanda: secondo voi, l’amore a prima vista esiste? Perché se la vostra risposta sarà un chiaro e netto “no”, leggendo la storia di Anthony e Kate vi ricrederete sicuramente. Loro due si erano incontrati per la prima volta la mattina stessa del ballo delle debuttanti, durante una passeggiata a cavallo, poi finita in una gara, che per mero caso si sono trovati a condividere. I due in questione, anche se non credo lo potranno mai ammettere, sono identici, credetemi. Sono la stessa persona divisa in due, forse le teorie di Aristofane sulle anime gemelle non erano poi così mitologiche, ma talmente erano uguali che subito si sono detestati, per non dire odiati. Kate era assolutamente contraria al suo matrimonio con Edwina, perché lo considerava un libertino, cosa che effettivamente era, e quindi non adatto per la sorella, ma in verità tutti sappiamo fosse contraria semplicemente perché voleva il bel visconte tutto per sé, furba la nostra cara miss Sharma. Nessuna sapeva tenere testa all’incontraddicibile visconte Bridgerton, nessuna tranne Kate, ed era una cosa che lo faceva imbestialire, ma allo stesso tempo innamorare sempre di più di quella strana ragazza dal profumo di gigli e saponetta, molto esotico e afrodisiaco, che lo facevano arrivare direttamente al Nirvana, per restare in tema. Ma come vi dicevo, qual è stato l’elemento che ha fatto sì che la seconda stagione sia stata più apprezzata della prima? E’ alquanto strano come fatto d’altronde, dato che nella prima abbiamo assistito a tantissime scene di passione tra Daphne e il Duca, che non dimentichiamo affatto, anzi salutiamo e lo invitiamo a tornare per deliziarci con la sua presenza, che potrebbero suscitare un forte scandalo, ma che si sa, alla gente piace, e non poco, e che in questa stagione non erano presenti. Vi dirò, devoti lettori, che, come ha detto un certo saggio, di cui non ricordo il nome,” gli sguardi valgono più di mille parole” e aggiungerei, anche più di mille scene spinte: Kate e Anthony, partiti dall’essere nemici, e arrivati alla fine all’essere amanti e innamorati, hanno fatto appassionare tutti, anche i meno romantici. C’era continuamente quel non-detto tra quei due, cosa che faceva incuriosire lo spettatore sempre di più, il quale non riusciva a smettere di guardare gli episodi e allo stesso tempo, non voleva che finissero. Fin’ora vi ho parlato della serie, essendo l’argomento più fresco per i miei gusti, ma vi devo dire che l’intera storia è ispirata dai romanzi della scrittrice Julia Quinn, la quale entra a far parte nel 2010, del “Romance Writers of America’s Hall of Fame”, autrice di ben otto romanzi, ognuno dedicato a ciascuno degli otto figli della famiglia Bridgerton. In particolare questa seconda stagione è tratta dal secondo romanzo della serie, intitolato “Il visconte che mi amava”, anche se, dopo averlo letto, posso confermarvi che la storia è molto diversa, e che nella serie, il loro amore è esplorato nella sua totalità, e reso in un modo più accattivante, se posso dare un giudizio, ma d’altronde è quello che faccio sempre, e quello che ogni minuto fate voi stessi, dilettandovi anche, o sbaglio? 

Ritornando ai motivi per i quali questa serie funziona, ve ne posso elencare molti altri: l’ambientazione, poiché si sa che la gente va pazza per i period drama in costume, in particolare questo, collocato durante la gloriosa Regency Era, e si sa che è il sogno di chiunque di, anche solo per una sera, partecipare a uno di quei balli lussuosi e danzare tutta la notte con il proprio visconte, o viscontessa; l’ironia, essendo una serie leggera e spensierata, anche se non mancano i momenti di ansia o emozione ovviamente, ci fa staccare per qualche oretta dalla noiosa routine quotidiana e ci fa viaggiare per mondi ormai perduti; la colonna sonora, forse una degli più riusciti elementi, che trasforma in brani classici, suonati esclusivamente da una meravigliosa orchestra, le canzoni moderne, tra le quali possiamo trovare “Material Girl” di Madonna, ma anche “Thank u, next” di Ariana Grande, “Wildest Dreams” di Taylor Swift e “How deep is your love” di Calvin Harris; la stessa Lady Whistledown in persona miei cari, non per essere egocentrica, ma si sa, tutti amano spettegolare e se esistesse veramente un giornalino settimanale che raccontasse tutti i gossip della città, tutti lo acquisterebbero, non perdendosi neanche un numero, ma per ora, accontentatevi di FoscoloVox, non si può avere tutta dalla vita; infine oserei dire che l’elemento che non fallisce mai è l’amore: per ora, sul famosissimo social TikTok, il quale è letteralmente invaso da edit e video riguardanti la nuova stagione e su Anthony e Kate, possiamo trovare un trend, chiamato “The look of love”, in cui fa vedere alcune scene di innamorati di famosi film e serie tv, e che ovviamente, comprende la nostra beneamata coppia. “Lo sguardo dell’amore” è quello che ben definisce il rapporto tra i due in questione, si tratta di attrazione, ma non tanto fisica, quanto maggiormente mentale, il che ha fatto andare fuori di testa sia gli stessi protagonisti, sia gli spettatori, facendoli riflettere su quale tipo di amore sia effettivamente più importante e profondo. 

Credo che la frase “voi siete il tormento della mia esistenza e l’oggetto di tutti i miei desideri”, resterà impressa nel cuore dell’Autore e alla maggior parte delle persone, quindi cari gentiluomini, vi invito a prendere lezioni da Anthony Bridgerton, su come far svenire una fanciulla con una semplice parola o sguardo, perché fidatevi, ne avete di bisogno. Ah, e non ringraziatemi, non dovrete mai farlo. Mi congedo sperando di avervi lasciato un insegnamento, sperando che crediate sempre nell’amore, nel destino, e nello scandalo. 

Alla prossima edizione, 

vostra nuova Lady Whistledwon, per gli amici Roxi. 

 

Rossella Nicosia VB Classico