Razzismo: Una Battaglia Senza Tempo nelle Società Moderne

Il razzismo rappresenta una delle sfide più persistenti e pervasive nella società, manifestandosi
attraverso odio e discriminazione verso individui percepiti come diversi. Questa pratica nasce
dall'erronea convinzione che una razza possa essere superiore ad un'altra.
Da tempi antichi, il razzismo ha trovato terreno fertile su basi politiche, religiose, culturali e sociali.
Un esempio storico rilevante di razzismo portato alle estreme conseguenze è rappresentato dal
regime di Hitler, che, sostenendo la superiorità del popolo ariano e ritenendo gli ebrei inferiori, li
sottopose a sterminio e detenzione nei campi di concentramento, culminando in esecuzioni di
massa.
Oggi, il razzismo persiste in molteplici forme, estendendosi anche nel dominio pubblico e digitale,
dove individui di differente etnia vengono spesso bersagliati con insulti e commenti denigratori. Nel
mondo dello sport, e in particolare nel calcio, il razzismo si manifesta con insulti razziali verso i
giocatori di colore, come evidenziato dagli attacchi subiti dal portiere del Milan.
Ma anche nella nostra nazione non mancano gli episodi legati al razzismo, non ultimo il caso del
cantante napoletano Geolier il quale ha subito i fischi ed è stato contestato per la vittoria nella serata
dei duetti ove è stato evidenziato una forma di odio campanilista che sui social si è manifestato con
frasi da tifoserie contrapposte che si scatenano nei luoghi comuni del tipo “Televoto controllato
dalla camorra”, “napoletani”, “non canti in italiano, che ci fai qui”.
Bisogna cercare di cambiare la mentalità, valutare una persona dal colore della pelle è sbagliato e
ingiusto. La diversità etnica e culturale non è un difetto ma un valore aggiunto che tutti noi
dobbiamo riconoscere e preservare.
Mi piace finire con una citazione di Nelson Mandela:
‘’Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale
appartengono. Gli uomini imparano ad odiare, e se possono imparare ad odiare, possono imparare
anche ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio. ’’

Nelide Scibetta III B classico