I sette chakra

Sentiamo spesso parlare di “Chakra”, ma cosa sono? Qualcosa che si può mangiare? Certo che no!
La parola “chakra” deriva dal sanscrito e può essere tradotta con ruota o vortice. I chakra, infatti,
sono ritenuti, secondo la tradizione religiosa indiana, centri energetici e di forza che si trovano nel
corpo umano. Questa energia viene chiamata Prana.
I sette Chakra, anche se secondo alcuni sono molti di più, corrispondono ad alcuni organi, e sono
collocati in prossimità delle ghiandole endocrine. Queste regolano il nostro assetto ormonale per il
buon funzionamento fisico, psichico ed emotivo. I chakra si trovano nel cosiddetto corpo sottile,
una struttura energetica che convive con il nostro corpo fisico secondo la tradizione dell’Hata Yoga.
L’energia scorre dentro di noi attraverso le Nadi, i nostri canali energetici, che possiamo
immaginare come linee intrecciate, di spessore variabile, distese intorno al nostro corpo. Le Nadi
principali sono tre: Susumna, Ida e Pingala. Susumna, la più importante, si posiziona all’interno
della colonna vertebrale. Collega terra e cielo, e l’energia al suo interno rappresenta la vita, il livello
di coscienza più elevato. Ida e Pingala, invece, hanno forma di spirale e, partendo dalla base di
Susumna, salgono lungo la colonna, intrecciandosi e congiungendosi all’altezza del capo, al centro
della fronte. Ida è collegata al lato sinistro del corpo, alla narice sinistra e all’emisfero destro del
cervello e conferisce all’energia qualità fredde, lunari, femminili, che favoriscono la creatività e
l’intuizione. Pingala è collegata al lato destro del corpo, alla narice destra e all’emisfero sinistro del
cervello e dona all’energia invece qualità calde, solari, maschili, che favoriscono l’analisi oggettiva
e la razionalità.
I chakra sono anche chiamati “padma”, loto, perchè proprio come dei fiori, hanno dei petali che
possono essere aperti, chiusi o trovarsi in uno stato intermedio.
Se un chakra è chiuso, o comunque bloccato, non è in grado di ricevere e ritrasmettere energia
mentre se è troppo aperto lavora in modo eccessivo.
Spesso a causa di traumi o tensioni fisiche ed emozionali i chakra possono quindi avere una carenza
di energia oppure, al contrario, possono essere eccessivamente stimolati energicamente.
Solitamente questi blocchi sono legati a fenomeni di scarsa autostima, depressione, stress,
soppressione della sessualità, dolore, problemi finanziari, paura, ansia, chiusura verso il mondo e
verso l’altro, difficoltà ad uscire dalla comfort zone, testardaggine; ed è in tutte queste situazioni ci
ritroviamo, anche in modo inconsapevole, a opporre resistenza nei confronti della vita. Per questo ci
blocchiamo.
Lo yoga aiuta a sbloccare i “nodi” ma di certo il primo passo da fare per cercare di ritrovare
l’equilibrio è porsi in condizione di apertura alla guarigione, al benessere e dunque alla vita.
Siamo abituati a sentire parlare di 7 Chakra, ma, come detto, secondo molti sono centinaia.
Semplicemente, vengono tenuti in maggiore considerazione quelli principali, che sono appunto
sette, dai nomi certo difficili: Muladhara, Svadhisthana, Manipura, Anahata, Vissudha, Ajna e
Sahasrara.
Muladhara: è il chakra della radice, il primo dei centri energetici vitali. Si trova alla base della
spina dorsale, nel perineo. È simbolo della terra, di tutto ciò che è stabile e solido. Simboleggia la
fiducia in sé stessi, quindi è correlato alla sicurezza e alla sopravvivenza dell’individuo. Il colore ad
esso associato è il rosso.
Svadhisthana: è il chakra splenico, il secondo centro di energia vitale. Lo si trova nella metà
inferiore del ventre ed il suo colore è l’arancione. Simboleggia il piacere, la gioia di vivere e la
sessualità.
Manipura: è il chakra del plesso solare, il terzo dei centri energetici vitali. È posto nella metà
superiore del ventre e rappresenta la capacità di agire l’autostima, la volontà e il controllo. Il suo
colore è il giallo.
Anahata: è il chakra del cuore e si trova proprio nella zona del petto in cui risiede l’organo
cardiaco. Rappresenta l’amore, la capacità di amare con vera emozione e puro sentimento. Il suo
colore è il verde.

Vissudha: è il chakra della gola ed è posto nella parte bassa del collo, dove ci sono le clavicole. Il
suo colore è l’azzurro e rappresenta la creatività e la comunicazione. Doti particolarmente spiccate
in artisti, cantanti e creativi.
Ajna: è il chakra del terzo occhio e si trova al centro della fronte, tra le sopracciglia. Rappresenta la
mente, la razionalità nell’eseguire un gesto o un’azione. L’indaco è il suo colore.
Sahasrara: è l’ultimo dei centri energetici vitali, il chakra della corona. Per questo motivo, si trova
sopra il cranio. Rappresenta il pensiero strategico, definito e ben calibrato: è la comunione con il
divino.
In conclusione, per chi pratica yoga, il corretto dei chakra funzionamento è importantissimo per
essere in salute e stare bene spiritualmente.
Grazie alla pratica dello yoga e alle sue posizioni e alle sessioni di meditazione si può riequilibrare
questi centri e migliorare la propria vita.
Ambra Curto 3BC