Fuga dalla casa degli orrori – Il caso della famiglia Turpin

Molto bella la tipica immagine che definisce la parola “famiglia”, la ricolleghiamo infatti alla tipica famigliuola felice, con due genitori perfetti e tanti bimbi felici, ma siamo realisti, sappiamo tutti che molto spesso non si tratta esattamente di questo, infatti il caso della famiglia Turpin, ha fatto ricredere moltissime persone sull’idea di “famiglia perfetta”.

Questo caso è uno dei più assurdi, bizzarri e spaventosi che esistano al mondo, anche se ha una sorta di lieto fine.

Nel gennaio del 2018 il numero di emergenza americano 911 riceve una telefonata da parte di una ragazza diciassettenne che denunciava una situazione di violenze, abusi e torture, tuttavia la polizia all’inizio è un po’ diffidente, difatti non sa se crederle o meno, ma fortunatamente alcuni agenti decidono di fare irruzione all’interno della casa, e capiscono che quello che avevano davanti era molto peggio della situazione che la ragazza aveva denunciato in quella telefonata, quella che si trovano davanti infatti, viene considerata una vera e propria casa degli orrori, è questo infatti lo scenario con cui si apre il caso della famiglia Turpin.

Louise Anne Robinette nasce il 24 maggio del 1968 a Princeton, nel West Virginia, era la più grande di tre sorelle e i suoi genitori agli occhi di tutti erano, ovviamente, la famiglia perfetta e rispettabile agli occhi di tutti.

La madre, aveva avuto un passato terribile, era stata infatti vittima di violenze e abusi da suo padre sin dalla tenera età.

Il padre di Louise invece , David, era sempre stato molto diverso dai suoi coetanei, i suoi compagni di scuola raccontano infatti che indossasse sempre vestiti molto eleganti per andare a scuola, talvolta indossava anche il papillon, e lo ricordano anche con un buffo taglio di capelli a scodella, era un ragazzo molto introverso e non usciva praticamente mai di casa, tranne per andare in chiesa; si diploma al liceo nel ’79 e ne esce come uno dei venti alunni migliori della scuola, vince anche una borsa di studio.

Qualche anno dopo David e Louise iniziaroni a frequentarsi  decisero di tenere la loro relazione segreta per via della differenza di età, Louise non aveva intenzione di lasciare David e racconta la cosa alla sua sorellina Elizabeth, confidandole che un giorno lei e David si sarebbero sposati e avrebbero avuto 12 figli.

L’anno dopo, in particolare il 28 luglio del 1987 danno luce alla loro prima figlia a cui danno il nome di Jennifer Dawn Turpin, che viene da subito viziata tantissimo e portata in posti fiabeschi come Disneyland o gli Universal Studios.

Nostante David guadagnasse moltissimo denaro, la coppia è costretta a dichiarare banca rotta per via degli infiniti debiti, anche per colpa dell’ossessione di Louise per il gioco d’azzardo che li portava a spendere molto di più di quello che guadagnavano.

Quell’estate, Elizabeth, la sorella di Louise va a vivere con loro per un periodo di tempo, ma presto si rende conto di quanto Louise e David fossero severi con i bambini, soprattutto con Jennifer, la maggiore, e nota anche che nessuno dei due aveva mai mostrato nessuna forma di affetto nei confronti dei loro figli.

La coppia inizia molto spesso a litigare per via dei frequenti attacchi d’ira di David, che venivano provocati anche da cose davvero minime, inoltre la stessa Elizabeth inizia a notare comportamenti molto strani soprattutto da parte di Louise, che costringeva spesso Jennifer, la figlia maggiore a fissarla negli occhi sorridendole, e non poteva assolutamente toccare cibo fin quando Louise non ricambiava il sorriso.

Nel 1997 nasce la loro quinta figlia, Joy Donna, a quel punto Jennifer aveva 9 anni e andava in una scuola pubblica, e i suoi compagni la prendevano costantemente in giro per la sua igene personale, proprio perchè i suoi genitori non le permettevano assolutamente di lavarsi, proprio per questo emanava un odore terribile e indossava sempre gli stessi vestiti, nonostante ne avesse un armadio pieno.

L’anno dopo a causa dei debiti accumulati, la banca decide di pignorare la casa dei Turpin e di lasciare loro e i loro sei figli in mezzo a una strada, la casa viene lasciata in uno stato davvero terribile, e il successivo proprietario racconta che la prima volta in cui era entrato in quella casa, non solo era stato travolto da un terribile odore, ma si era reso conto che tutti i pavimenti erano ricoperti di sporcizia, anche i muri erano in pessimo stato.

Questo perché David si comportava come se fosse un dio, dettando ordini e leggi a cui i figli dovevano obbedire, altrimenti avrebbero ricevuto severe punizioni, gli proibisce di parlare con gli altri e non potevano neanche dire il loro nome, creando attorno a lui un ambiente dove esistevano soltanto i suoi pensieri e le sue idee, e nessuno poteva pensare il contrario. Inoltre Louise le aveva proibito di entrare nelle camere dei bambini, potendo rimanere soltanto nella zona cucina.

La violenza sui figli dei Turpin aumenta sempre di più, inizialmente David e Louise si limitavano soltanto a prenderli a schiaffi o a spintonarli, ma con il tempo hanno anche iniziato ad utilizzare oggetti per colpirli, spesso anche molto pesanti.

Oltre alla violenza, i Turpin continuavano ad obbligare i figli a non lavarsi mai, a eccezione delle mani, e chiunque si permettesse di disobbedire, veniva legato con delle catene al letto o a vari mobili della casa.

Nel novembre del 2000 arriva una nuova figlia, che chiamano Jordan, e a quel punto David a trasformare la casa in una fattoria, aveva comprato tantissimi animali a cui però non dava mai da mangiare, era infatti capitato che tanti di questi animali scappassero e andassero nei dintorni in cerca di cibo.

Nel 2004 nasce un’altra figlia, di nome Jolinda, l’undicesima, e nel 2006 nasce un’altra bimba di nome Julissa, durante questo periodo David e Louise diventano sempre più violenti, specialmente con i figli più piccoli, infatti costruiscono una gabbia di metallo abbastanza grande per farci stare dentro due persone, dentro cui imprigionavano i figli che disubbidivano ai loro ordini.

La cosa al dir poco strana, era però che nonostante i genitori trattassero in modo così violento i loro figli, ogni tanto facevano cose come andare a DisneyLand oppure a LasVegas, e ovviamente in quelle occasioni li sostemavano vestendoli bene e ordinandogli di essere sempre sorridenti.

Ad un certo punto la coppia decide di voler abbandonare tutti i figli, affittano così un appartamento a Benbrook dove lasciano i loro 12 figli, andandoli a trovare soltanto ogni tanto.

E’ a questo punto che questi poveri ragazzi sembrano ritrovare un raggio di luce, quando Jennifer, una dei dodici figli trova un telefono inutilizzato che probabilmente era stato dimenticato da qualcuno.

Inizia a chattare online con un ragazzo di nome Joshua a cui Jennifer racconta tutta la sua storia, e il ragazzo lascia subito intendere a quest’ultima che si la  situazione in cui si trovava non era poi così normale.

No, la sua vita non era affatto normale.

Ed è qui che la ragazza, riesce a scappare di casa e tramite il telefono riesce a contattare il 911, che si affretta ad intervenire.

Alcune pattuglie di agenti soccorrono la ragazza, mentre altre si dirigono verso la casa dove vi erano rinchiusi gli altri 11 figli, a questo punto i due genitori vengono arrestati e portati subito in caserma, dove vengono accusati di ben quattrordici reati, tra cui: crudeltà su un maggiorenne, crudeltà sui minori, tortura e detenzione illegale. Nell’aprile del 2019 vengono condannati all’ergastolo con la possibilità di libertà condizionale dopo 25 anni.

Arrivando al giorno d’oggi, i due primi figli, Jennifer e Joshua sono gli unici due ragazzi che hanno deciso di raccontare la loro terrificante esperienza, degli altri dieci figli non si sa molto, sappiamo che vanno a scuola e conducono finalmente una vita normale dopo tutti quegli anni di pure sofferenze.

Dalila Giordano IIBC