Con impegno e determinazione

Oggi con il termine immigrazione si intende lo spostamento di persone provenienti prevalentemente dall’Africa e dall’Asia, come spesso si sente parlare nei mass media, in cerca di una vita migliore nei Paesi dell’occidente. La Comunità Europea pertanto, attraverso politiche internazionali, sta favorendo l’equa distribuzione dei migranti in Paesi diversi. Purtroppo, queste migrazioni avvengono poiché le persone scappano dalle proprie città a causa della guerra, della carestia o della povertà ed arrivano nei Paesi come l’Italia dopo aver speso tutti i propri risparmi per il viaggio e una volta arrivati non sanno come integrarsi nella società, perciò spesso vengono maltrattati. Gli abitanti dei paesi che li ospitano sono spesso spaventati perché vedono gli extra comunitari come “diversi” e assumono degli atteggiamenti razzisti. A creare sospetti nei confronti degli immigrati c’è soprattutto una mancanza di comprensione, ciò convince le persone ad allontanarsi da loro. Spesso gli extra comunitari vengono lasciati soli e alimentando così pregiudizi riguardanti il colore della pelle, la cultura, la religione, ecc. Un atteggiamento inclusivo è indispensabile per evitare violenze contro di loro e garantirgli diritti naturali come: trovare un lavoro onesto, avere assistenza medica e istruzione per i bambini e i ragazzi. Oggi a differenza di molti anni fa Paesi di tutto il mondo stipulano degli accordi per gestire i flussi migratori ed aiutare in tutti i modi queste persone bisognose. Personalmente mi è capitato, durante un viaggio a Catania di incontrare degli immigrati e mentre alloggiavo in un albergo ho notato che il titolare fosse di nazionalità senegalese il quale mi ha raccontato tutta la sua vita. Lui era scappato dal suo Paese per motivi economici infatti non aveva nulla per vivere. Con l’aiuto economico di un parente riuscì a sbarcare in Italia e poi fece di tutto per trovare un lavoro. Lo trovò proprio in quell’albergo dove inizialmente lavorava anche tutta la notte facendo soltanto quattro ore di pausa al giorno, ma nonostante la stanchezza e le condizioni disumane ha continuato a lavorare. Dopo 5 anni è diventato il titolare dell’albergo e adesso ha una stabilità economica. Questa testimonianza ci insegna come non si debba mollare mai i propri sogni, perché anche quelli più difficili da raggiungere, con l’impegno e la determinazione, possono essere realizzati.