L’uomo si sta raffreddando col tempo: che succede?

Ma è veramente possibile che il nostro corpo si stia raffreddando? Ebbene sì. Secondo numerosi
studi, le persone stanno diventando più fredde col passare del tempo, e non solo metaforicamente.
Si è registrato infatti un abbassamento medio della temperatura corporea degli statunitensi di circa
0,03°C ogni decennio, e gli scienziati non hanno motivazione di credere che un fenomeno simile
non si sia verificato anche per tutti gli altri popoli della Terra.
Per lungo tempo si è creduto che la temperatura corporea media globale fosse 37°C (o 98,6°F),
convinzione basata sui risultati ottenuti dal fisico tedesco Carl Wunderlich nel 1868 a seguito della
misurazione della temperatura ascellare di circa 25.000 individui. Ma studi più recenti mostrano che
questo valore, al giorno d’oggi, sarebbe molto più vicino a 36,6°C (o 97,5°F) o 36,4°C a seconda
dell’area geografica.
Una diminuzione totale rispetto al passato piuttosto consistente, che è stata constatata grazie alle
numerose ricerche svolte nel corso di questo intervallo di 160 anni che ci separa dalle osservazioni
originali del fisico tedesco.
In questi anni, si è inoltre scoperto che la temperatura corporea può variare da persona a persona per
diversi fattori come il sesso (infatti le donne tendono ad avere una temperatura corporea più elevata
degli uomini), l’età (i giovani hanno una media di temperatura più alta degli anziani) e, secondo uno
studio del 2023, anche a causa dell’altezza e del peso. Variazioni della temperatura sono state
riscontrate anche sulla base del momento della giornata in cui le misurazioni vengono effettuate,
con aumenti della media verso la sera.
Ma perché la nostra temperatura si sta abbassando? Una delle cause potrebbe essere riconducibile al
fatto che il metabolismo dell’essere umano è più lento: lo stile di vita moderno, più sedentario del
passato, richiede minori dispendi di energia e da ciò ne conseguirebbe una minore produzione di
calore nel nostro corpo. Un’altra motivazione potrebbe essere ricollegata al miglioramento delle
condizioni sanitarie e igieniche, che hanno reso infiammazioni e infezioni meno comuni che nel
passato e quindi il sistema immunitario meno attivo. Entrambe queste idee sono state però messe in
discussione dalla scoperta di variazioni della temperatura media anche in comunità meno
all’avanguardia come gli Tsimané, popoli indigeni dei bassopiani boliviani. Altre teorie, più recenti,
suggeriscono, sulla base di osservazioni fatte su pazienti ospedalizzati di sepsi, che sulla
temperatura del nostro organismo influiscano fortemente variazioni della presenza di batteri della
famiglia Firmicutes nella flora intestinale.
Era stata avanzata come ipotesi anche la possibilità che questo abbassamento fosse dovuto a
semplici cambiamenti nei metodi di misurazione, anche se la presenza di variazioni anche in periodi
in cui venivano con certezza utilizzati gli stessi metodi sembrerebbe smentirla.
Comprendere il perché di questi cambiamenti è molto importante per l’impatto che essi possono
avere sulla nostra salute. All’interno del nostro organismo l’equilibrio di migliaia di reazioni
chimiche fondamentali per la vita è, infatti, garantito da un piuttosto ristretto intervallo di
temperature, quindi qualunque variazione può mettere a rischio questo sistema. Da considerare
come problema sono anche le maggiori difficoltà nel diagnosticare malattie con sintomi febbrili che
questi comportano.
Tuttavia, non vi è assolutamente da preoccuparsi. Gli scienziati sono convinti che un giorno la
temperatura si stabilizzerà, per quanto sia impossibile per adesso prevedere una data certa. Saranno
necessari ulteriori studi sul fenomeno per poterne comprendere meglio la natura e, per quanto
possibile, controllarlo.
Luca Emanuele Costanzino 4Cc