L’AIDS: una malattia che non ferma la passione

L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia sessualmente trasmissibile causata dal virus HIV.

Sono davvero molte le persone famose che hanno contratto questo virus. La maggior parte è stata contagiata negli anni ’70 quando ancora non si era nemmeno a conoscenza dell’AIDS. Leggere le storie di queste persone è utile anche per capire meglio la storia di questa malattia, l’importanza di prevenirla e di quello che ha rappresentato fino a una ventina di anni fa.

Uno dei personaggi più importanti nella scena del rock degli anni ‘70 e ’80 (e che ha fama mondiale ancora oggi) è Freddie Mercury, frontman dei Queen. Anche lui, purtroppo, in quegli anni fu brutalmente colpito dalla sindrome.

Nel 1990 durante i Brit Awards, Freddie Mercury, si presentò sul palco per quella che sarebbe stata la sua ultima apparizione pubblica, i fan avevano capito che c’era qualcosa che non andasse in quell’uomo così diverso e incredibilmente fragile.

Il 23 novembre del 1991 Freddie, con un comunicato ufficiale, annuncia di essere sieropositivo e di aver contratto l’AIDS. Morirà 24 ore dopo l’avviso ai fan all’età di 45 anni.

Durante gli ultimi anni della sua vita, segnati dalla malattia che lo aveva profondamente cambiato fisicamente, Freddie non rinunciò al suo lavoro e alla sua passione. Pur avendo smesso dal 1987 di esibirsi dal vivo, il cantante non smise di scrivere e registrare canzoni: infatti nei suoi ultimi 3 anni di vita furono pubblicati due album, “The Miracle” nell’89 e “Innuendo” nel ‘91 e, pochi mesi prima della sua morte, registrò insieme alla band la canzone “Mother Love”, che purtroppo non riuscì a terminare.

La sua morte ha rappresentato un significativo passo in avanti nella lotta all’AIDS, informando milioni di persone in tutto il mondo della minaccia della malattia.

Successivamente alla scomparsa del cantante, la band e il loro manager Jim Beach fondarono la “The Mercury Phoenix Trust”, un’organizzazione di volontariato e di ricerca che combatte l’AIDS in tutto il mondo e che fu lanciata durante il Freddie Mercury Tribute Concert for AIDS Awareness.

MA COS’È IN PARTICOLARE L’AIDS?

L’AIDS è caratterizzata da un’estrema debolezza del sistema immunitario, il quale diventa incapace di reagire a molti agenti infettivi. Per questo motivo i malati di AIDS sono colpiti da numerose infezioni e spesso da rare forme di cancro.

Quando il virus HIV entra in contatto con il sangue di una persona, vengono prodotti anticorpi di difesa che restano in circolo e per un certo periodo di tempo riescono a tenere il virus sotto controllo. Un individuo che ha dentro di sé il virus è detto sieropositivo. Il periodo di sieropositività può durare anche per molti anni e viene chiamato periodo di latenza. Per scoprire se si è sieropositivi basta un semplice test.

Il virus HIV vive in grandi quantità nel liquido seminale, nelle secrezioni vaginali e nel sangue degli individui infetti. Nell’ambiente esterno è molto poco resistente.

L’HIV può infettare una persona solo se:

  • C’è un contatto diretto con il sangue di un portatore del virus;
  • C’è un rapporto sessuale con un portatore;
  • C’è un particolare rapporto madre-figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.

Oggi non esiste ancora un vaccino per l’AIDS, ma il contagio si può prevenire seguendo alcune regole:

  • Avere rapporti sessuali protetti con l’uso del preservativo;
  • Non scambiarsi siringhe o altri oggetti che possono venire a contatto con il sangue;
  • Accertarsi che certi strumenti siano sterilizzati e/o disinfettati.

Sono stati scoperti da poco dei farmaci antivirali che, seppur non riescano a eliminare del tutto l’infezione, almeno la controllano e trasformano la malattia da mortale a cronica.

Non dobbiamo emarginare i sieropositivi e gli ammalati di AIDS: si tratta di persone già sofferenti che hanno bisogno della nostra solidarietà e del nostro conforto! Inoltre il timore dell’emarginazione li induce spesso a nascondere la loro condizione.

Aurora Lio IIIBC