Cristina Scuccia, nata 34 anni fa a Vittoria, fin da bambina aveva manifestato una grande passione per la musica. Nel 2007 infatti interpreta Suor Rosa, fondatrice delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia, nel musical “Il coraggio di amare”; fu da questo momento che scattò in Cristina una grande riflessione: mentre era dietro le quinte, una suora le si avvicina dicendole: << Chissà cosa voleva dirti il signore facendoti fare l’importante ruolo di Suor Rosa>> e lei, come inconsapevolmente, rispose: “Io so cosa il signore vuole da me”. Seguì così un periodo di discernimento, durante il quale Cristina ha preso sempre più consapevolezza della voglia di lasciare tutto per Cristo: nel 2009 l’inizio del percorso di postulato la porta a prendere i voti nel 2012.
Due anni più tardi, la redazione di The Voice, avendola vista cantare su varie piattaforme, decise di chiamarla invitandola a fare un provino. Sia lei che la congregazione di suore di cui faceva parte erano molto titubanti, ma decisero comunque di accettare la proposta. Si presenta ai casting con la canzone “No one” di Alicia Keys, che ha convinto pienamente i giudici; da lì il suo eccellente percorso canoro la porta a firmare un contratto per due progetti discografici con la Universal Music. Nel 2014 pubblica l’album “Sister Cristina” seguito da “Felice” nel 2018, diventando un’artista di fama mondiale.
Cristina rimase per un lungo periodo di tempo ancora in titubanza sulla sua carriera a causa dell’apparente netto distacco tra la religione e il mondo della musica, ma gli anni di esperienza in Brasile le fanno cambiare idea: “Lì vedere religiosi che facevano parte del mondo dello spettacolo era quasi usuale e ciò mi ha fatto credere ancora di più nel potere della musica per poter trasmettere messaggi importanti”.
Ma dopo un po’, quando l’enorme successo veniva costantemente contornato dall’eccessiva protezione da parte della congregazione delle Suore Orsoline, arrivò al punto di modificare radicalmente la sua vita religiosa, decidendo di lasciare l’abito. “Ciò che ha ostacolato la mia vocazione non è stato un evento specifico, ma il mio intero percorso apertosi con The Voice che mi ha portata a crescere e cambiare internamente diventando donna, date le numerose responsabilità”.
Per questo ha deciso di intraprendere la difficoltosa decisione di togliersi il velo. Ciò che la bloccava era il senso di delusione nei confronti di sua madre e di tutte le persone che avevano creduto nel suo percorso religioso; tutto ciò era ampliato dall’improvvisa morte del padre. Decise quindi di farsi aiutare da una psicologa: adesso è felice, vive in Spagna e fa la cameriera. L’abito non fa il monaco: oggi credo ancora di più in Dio e sono innamorata della mia vita e di me stessa; bisogna curarsi e amarsi per poi riuscire seriamente ad amare gli altri”
Aurora Mulè I C Classico